Liberarsi dalla manipolazione affettiva e ritrovare se stessi

Il tema della dipendenza affettiva è attuale sia per motivi psicopatologici sia per motivi culturali, perché la dipendenza è una condizione mentale tipica del nostro tempo, che rappresenta un’importante fonte di sicurezza sostitutiva rispetto alle certezze dei valori in crisi e poi perché l’instabilità o la precarietà delle relazioni tradizionali tende a selezionare stili di attaccamento ambivalenti o conflittuali, e a favorire la formazione di legami affettivi incostanti e deboli.
Manipolare è una tentazione molto diffusa; chi manipola induce l’altro a compiere azioni che poi andranno a suo esclusivo vantaggio. Il manipolatore perverso usa la tattica della manipolazione in modo sistematico, fino a distruggere psicologicamente chi gli sta vicino.
Come riconoscere un manipolatore? Leggi queste trenta caratteristica, se la persona a cui sta pensando ne presenta almeno 14, siamo in una situazione di manipolazione affettiva:
Colpevolizza gli altri, ricattandoli in nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, della coscienza professionale, ecc.
Fa credere agli altri che bisogna essere perfetti, che non si deve mai cambiare opinione, che occorre sapere tutto e rispondere immediatamente alle richieste e alle domande
Utilizza i principi morali degli altri per soddisfare le proprie necessità (cortesia, umanità, solidarietà, antirazzismo, gentilezza, generosità...)
Mette in dubbio le qualità, la competenza, la personalità degli altri: critica, svaluta e giudica
Può essere geloso, anche se è un genitore o un parente
Utilizza lusinghe per adularci, fa regali o diventa improvvisamente pieno di premure verso di noi
Fa la parte della vittima per essere compatito (esaspera i suoi malesseri e il suo carico di lavoro)
Rifugge dalle sue responsabilità riversandole sugli altri
Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, i suoi sentimenti e le sue opinioni
Risponde molto spesso in modo vago
Cambia argomento con disinvoltura nel corso di una conversazione
Evita i colloqui e le riunioni
Fa arrivare i suoi messaggi attraverso intermediari (telefona invece di parlare di persona o lascia appunti scritti)
Invoca ragioni logiche per mascherare le sue richieste
Predica il falso per sapere il vero, deforma e interpreta
Non sopporta le critiche e nega l’evidenza
Fa minacce velate o ricatta apertamente
Semina zizzania, crea sospetti e conflitti per avere la situazione sotto controllo e per provocare la rottura della coppia
Cambia idea, comportamenti, opinioni a seconda delle persone e delle situazioni
Mente
Punta sull’ignoranza degli altri e li convince della sua superiorità
E’ egocentrico
I suoi discorsi sembrano logici e coerenti, mentre i suoi modi, le sue azioni e il suo stile di vita non lo sono affatto
Si riduce sempre all’ultimo momento per chiedere, comandare o far fare qualcosa agli altri
Non tiene conto dei diritti, dei bisogni e dei desideri altrui
Ignora le richieste (nonostante dica di occuparsene)
Produce uno stato di malessere o un sentimento di non libertà
Ci fa fare cose che probabilmente non avremmo fatto spontaneamente
E’ efficiente nel perseguire i propri fini ma a spese altrui
E’ costantemente oggetto di discussione tra le persone che lo conoscono, anche quando lui non è presente