Stiamo attraversando un periodo di forte emotività collettiva; è necessario, prima di tutto, evitare di farci risucchiare completamente dal vortice degli eventi e delle opinioni, cercando di mantenere uno sguardo lucido sulle nostre emozioni, anche le più pesanti e disturbanti: potremo così essere di aiuto non solo a noi stessi, ma anche, in qualche modo, a chi si sente in difficoltà, perso, senza più riferimenti, in preda alla paura e al dolore.
OSSERVIAMOCI ALLO SPECCHIO… INTERIORE
La prima cosa da fare è quella di ascoltare le nostre, di emozioni: accogliamole, guardiamole in faccia, approfittiamo di questo tempo come di un periodo necessario a vedere chiaro in noi stessi.
Facciamo silenzio, mettiamo a tacere le troppe informazioni, spesso contraddittorie, spesso fuorvianti, che ci vengono lanciate addosso in continuazione.
Facciamo una sorta di “pulizia interiore”, come gli alberi quando lasciano cadere le ultime foglie morte e si offrono senza paura, nella loro totale nudità, alle intemperie e all’inverno, pronti a rinascere con energie nuove e pulite quando arriverà la primavera.
GUARIRE CON LA NATURA
Non c’è bisogno di cercare troppo lontano, di spendere ore e giorni alla ricerca della ricetta perfetta per ritrovare la serenità: tutto è a portata di mano, se lasciamo che lo sguardo vada oltre le “sbarre” e si posi sulla natura.
Un albero, un ramo, un filo d’erba, un fiore che si fa strada fra le fessure del cemento…tutto questo ci parla di vita e di rinascita.
Edward Bach, medico inglese vissuto alla fine dell’Ottocento, grande amante della natura oltre che dell’umanità, dopo aver studiato la medicina allopatica, l’omeopatia, le religioni, la filosofia, trovò ciò che cercava nello strumento più semplice e naturale che gli era congeniale: i fiori e le piante.
Dall’osservazione attenta di questi, dal loro colore, forma, comportamento in natura, egli riuscì a cogliere l’essenza della guarigione: l’energia vitale del fiore, che vibra in risonanza con gli stati d’animo, per portare la luce dove c’è l’ombra o – più prosaicamente – per rimettere in equilibrio gli stati che consideriamo negativi e ci fanno stare male.
PAURA, ANSIA, PANICO? BEVIAMOCI SU...UN FIORE
Questi Rimedi sono formati da acqua, (pochissimo) brandy o altro conservante, e l’essenza energetica della pianta (ottenuta con il metodo della solarizzazione o della bollitura): non, quindi, un contenuto biochimico e fisico della pianta stessa, che potrebbe non risultare adatto o innocuo per tutti, ma solo la vibrazione energetica necessaria a riportarci in equilibrio.
Ciascuno dei 38 Rimedi corrisponde a un’emozione, uno stato d’animo, oppure ad un tratto della personalità. Per ciascuna emozione c’è un Fiore in risonanza, che non combatte il difetto, ma stimola la virtù opposta (ad esempio, il fiore ritenuto “per la paura” aiuterà a volgerla in coraggio, quello “per la disperazione” accenderà una luce sulla speranza, e così via).
COME E PER CHI?
Ciascuno di noi è un individuo a sé stante, con la sua storia, il suo vissuto, la sua personalità ed il suo modo di affrontare le situazioni.
I Rimedi Floreali di Bach, come li trovate sul web, generalmente danno indicazioni generiche sull’emozione da trattare, su situazioni che solitamente generano un certo stato d’animo nella maggior parte delle persone.
Ma è sempre utile rivolgersi a un consulente in essenze floreali esperto quando si desidera invece lavorare su di sé, per acquisire consapevolezza ed essere poi in grado di camminare con le proprie gambe verso quella meravigliosa meta che è una vita felice, in compagnia di noi stessi, nella versione migliore.
Barbara De Carli
Bach Foundation Registered Practitioner e Operatrice in Discipline Bio-Naturali
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