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Elisa Tricarico

Cos'è la grafologia?


La grafologia non è “cartomanzia”, ma una scienza sperimentale umanistica che, ben lungi dall’essere predittiva, diagnostica, analizza, indaga e approfondisce gli aspetti più nascosti dell’uomo, le sue effettive risorse, il potenziale latente e la capacità di interagire con gli altri.


La scrittura, come dice Erich From, segue e registra la parte più profonda delle emozioni, facendo emergere la nostra struttura psicofisica, unica e irripetibile, la nostra.


Nell’atto dello scrivere risulta coinvolta tutta la soggettività personale nella sua unicità e nella sua complessa attività cerebrale e neuromuscolare. A partire dalla funzione ideativa fino ai movimenti della mano e delle dita, è tutto l’individuo che, scrivendo, si esprime sul foglio e ripropone il suo modo particolare di essere, di sentire e di comportarsi.


La scrittura ci dà l’anima, ci dice il come e il perché di come siamo fatti, perché ci accompagna per tutta la vita; è come un “fermo immagine” di ciò che siamo oggi.

La scrittura, anche se in continuo divenire, racchiude la nostra “impronta digitale” che ci appartiene e non si cancella, che fa parte del temperamento, ma su questa impronta l’ambiente influisce.


La grafologia, dunque, nella sua veste di scienza sperimentale umanistica ben si integra con altre discipline come la psicologia, la psicoanalisi, la psicopatologia, la neuropsicologia, dando, così, un approccio più profondo e scientifico.

Come tutte le scienze, oggi essa ha operato un salto di qualità che l’ha posta fra le materie che analizzano l’uomo e, con la legge n° 4 del 2013 sulle “professioni non regolamentate”, ha trovato finalmente la sua dignità.


CHE COS’E’ LA GRAFOLOGIA? COMANDA IL CERVELLO…

Dal greco gràphos (scrittura) e logos (parola), la grafologia è una scienza umana, una neuroscienza, che, attraverso lo studio della produzione grafica di un soggetto, e soprattutto dall’interpretazione dei segni grafici nel loro insieme, aiuta a leggere la personalità di un individuo, soprattutto il suo inconscio, che nella scrittura si esprime con un linguaggio pieno di simboli.

Meglio pertanto chiamarla “psicologia della scrittura”, termine coniato da Marco Marchesan.


La grafologia è una neuroscienza, perché l’atto grafomotorio ha origine dal cervello, precisamente dai centri motori dell’area corticale che dirigono gli impulsi fino alle dita, che compiono il movimento e traducono ciò che proviene dal cervello. In questo processo possono influire la rigidità muscolare che influisce sul tratto, così come l’emotività.


Possiamo notare come la nostra scrittura cambia nel tratto quando siamo nervosi e agitati in confronto a quando siamo tranquilli e distesi. Sulla base dei più recenti studi di neuropsicologia, si può affermare che le problematiche emotive, con le caratteristiche che sono state acquisite dal vissuto infantile adolescenziale e dal patrimonio biologico (fattori innati = temperamento) influiscono sull’area motoria del cervello e indirettamente su tutti i nostri comportamenti.


La grafologia è una scienza che esamina la scrittura, che rappresenta un comportamento espressivo automatico e spontaneo (come il camminare o il gesticolare). Una fotografia di noi stessi.

Pertanto, scrivere è un gesto inconscio, che si attua senza un controllo razionale e proprio per questo è in grado di rivelare la natura intima e reale dello scrivente.


CHE COSA PUO’ RACCONTARE DI NOI LA NOSTRA SCRITTURA

Consente di conoscere la personalità, anche negli aspetti particolarmente profondi, le doti innate (temperamento), le qualità intellettive, le modalità relazionali e comunicative, la predisposizione a disturbi psicosomatici, compensazioni, meccanismi di difesa, la gestione dell’emotività, ma anche le nostre inclinazioni professionali, motivazioni, ambizioni, ecc.


Attraverso un’analisi grafologica si può capire come l’ambiente e le esperienze hanno inciso sulla persona in evoluzione e di conseguenza si può “mettere a nudo” la personalità e comprendere l’Io intimo (capire come una persona è dentro di sé) e l’Io sociale (come si cerca di apparire all’esterno, quale immagine di sé si vuole dare).

Non esistono due grafie perfettamente uguali, come non esistono due personalità uguali.


La grafologia vanta numerose applicazioni:

  • innanzitutto può decodificare i percorsi della crescita, essendo la scrittura la prima rivelatrice di disagio psicologico nei bambini e negli adolescenti;

  • può fornire un prezioso contributo nell’orientamento agli studi superiori e universitari, rilevando attitudini e potenzialità;

  • viene utilizzata per la cura della disgrafia, attraverso la rieducazione della scrittura o grafoterapia, con l’obiettivo di ripristinare le funzioni grafiche perdute;

  • in campo professionale si rivela preziosa nella selezione, nell’orientamento, nel counselling, nello sviluppo delle risorse umane;

  • nel campo della consulenza familiare, diviene un valido strumento di diagnosi di benessere/malessere di coppia e familiare, rilevando le possibili disfunzionalità e, al contrario i punti di forza;

  • nell’ambito dell’analisi di personalità;

  • infine, la perizia grafologica forense.

Dott.ssa Elisa Tricarico

Grafologa professionista e Perito Grafologo Giudiziario.

Sociologa con specializzazione in criminologia.

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