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Lo stalking: i segnali di allarme nella scrittura


Stalking. E’ da poco trascorsa la giornata del 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


Le forme di violenza, come sappiamo, possono essere molteplici.

Una di queste è lo stalking, che spesso si manifesta come atti anticipatori di violenze fisiche, fino al femminicidio.


E’ un fenomeno molto diffuso ma di cui si parla ancora troppo poco.

Si parla di esso solo di fronte ai casi eclatanti che sfociano in omicidio, ma in realtà il fenomeno è molto più ampio di quanto percepiamo e soprattutto vi è un numero oscuro (ossia le mancate denunce da parte delle vittime) molto elevato.


Il termine "stalking" si riferisce all’insieme di “comportamenti reiterati” tramite i quali una persona affligge un’altra con intrusioni, comunicazioni ripetute e indesiderate a tal punto da provocarle ansia e paura.


Le donne sono le “vittime privilegiate”. Di fronte a questa realtà l’autore di “Stalking- la Gabbia", Antonio Russo afferma: “sembra riaffacciarsi una mentalità antiquata e obsoleta che rievoca il passato, quando la donna era considerata “un oggetto” o una proprietà al pari del bestiame o di un terreno, e allora come adesso, il motto di alcuni uomini, “mia o di nessuno” ritorna prepotente a rendere la vita della donna “pericolosa””.


Ogni giorno notizie di cronaca raccontano storie di violenza familiare immerse in dinamiche perverse di amore. Frequentemente la scintilla che accende la violenza è un'ossessione di controllo e di dominio, un sentimento patologico di rabbia, gelosia e vendetta rivolto alla persona desiderata, amata, odiata.


Lo stalking è una forma subdola di violenza che si scatena abitualmente nella fase iniziale o finale di una storia d'amore, quando il carnefice perde il controllo per un rifiuto o un abbandono: lo stalker, ancorato a un'identità di coppia che in realtà non esiste, agisce nel disperato tentativo di mantenere l'equilibrio della simbiosi precedente e, in un’escalation di violenza, passa dal far recapitare regali, alla ricerca del contatto telefonico ed epistolare in forma anonima, alle minacce, agli insulti, fino alla violenza fisica.

I comportamenti persecutori sono reiterati, intrusivi ed atti a mantenere un potere sulla vittima, che ne ricava un profondo disagio psichico temendo per la propria sicurezza e per quella delle persone a lei care.


Fenomeno sempre esistito, in Italia viene configurato come reato solo negli ultimi anni, in risposta al notevole aumento del numero di donne vittime di violenza.

Circa l'80% delle vittime di stalking è di sesso femminile; recenti statistiche riportano che il 4% della popolazione italiana maschile è o è stata vittima di stalking.

Attraverso la grafologia, ossia la disciplina che studia e analizza i segni grafici che riconducono alla sfera emotiva, affettiva, intellettiva dell’individuo, è possibile intercettare alcuni risvolti di sofferenza emotiva, instabilità di umore, profili psicopatologici, segni di narcisismo che si ritrovano negli autori.


In tal senso, la grafologia può essere uno strumento utile per intercettare eventuali segnali di allarme che vanno poi adeguatamente indirizzati agli addetti ai lavori.


Dott.ssa Elisa Tricarico

Grafologa professionista e Perito Grafologo Giudiziario.

Sociologa con specializzazione in criminologia.

Ad Afrodite propone questi servizi:




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